Cos'è l'open data
Con il termine Open Data si fa riferimento alla pratica che prevede la promozione e la diffusione di dati della Pubblica Amministrazione in formato digitale e aperto, rendendoli accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo.
La Pubblica Amministrazione, nelle sue diverse articolazioni, produce, raccoglie, elabora e diffonde una grande quantità di informazioni, notevole per il suo volume e la sua eterogeneità.
Questo vero e proprio patrimonio rappresenta una risorsa fondamentale se messo a disposizione di tutti coloro che vogliano consultarlo o utilizzarlo per creare applicazioni e servizi. Tale apertura è una risorsa sia per la stessa PA, per un utilizzo interno dei dati, sia per soggetti esterni, imprese, studiosi o semplici cittadini. Liberare i dati rendendoli pubblici e fruibili contribuisce a creare un meccanismo di trasparenza delle istituzioni e rappresenta un’opportunità di crescita sociale ed economica.
Con l’Open Data i dati possono essere liberamente scaricati, riutilizzati e distribuiti da chiunque, anche a fini commerciali, rispettando le eventuali condizioni di riutilizzo (in genere la citazione della Fonte) prevista dalla licenza assegnata.
LICENZE DI RIFERIMENTO
L'Unione dei comuni Valle del Savio utilizza le Licenze Creative Commons che, grazie alla loro diffusione sulla rete Internet (anche nell'ambito di iniziative volte alla messa a disposizione di documenti e dati pubblici di altre amministrazioni in Italia, in Europa e nel mondo), rappresentano ad oggi lo standard di riferimento per la licenza di diritti di proprietà intellettuale online. Le licenze Creative Commons (attualmente alla versione 3.0) sono idealmente strutturate in due parti: la prima parte indica le libertà concesse dall'autore per la propria opera; la seconda, invece, espone le condizioni di utilizzo dell'opera stessa. Le licenze d’uso utilizzate sono:
- CC0 - Creative Commons Zero – che non impone alcuna limitazione al riutilizzo del dato;
- CC BY – Creative Commons Attribuzione – che impone l’obbligo di citare la fonte del dato nel momento in cui questo viene riutilizzato.
QUALI DATI
Dal sito Open Data dell' Unione dei comuni Valle del Savio, è possibile scaricare dati, o documenti contenenti dati pubblici, prodotti dall’amministrazione nell’ambito dei propri scopi istituzionali o appositamente raccolti e strutturati per ampliare il panorama delle informazioni relative al territorio comunale.
Il dato riutilizzabile presente sulla piattaforma è supportato dal relativo Metadato, con le seguenti specifiche: - la descrizione del dato e l’argomento a cui si riconduce; - il livello territoriale di riferimento; - la fonte e il responsabile del dato; - la licenza d’uso associata al dato; - la data di aggiornamento; - eventuali note d’uso per una corretta lettura del dato.
La messa a disposizione di informazioni in formato aperto non preclude anche l’impiego di altri formati (non aperti) laddove ciò possa facilitarne il riutilizzo, sempre che questi siano facilmente disponibili e di pertinente divulgazione.
IL FORMATO DEI DATI
Tutti i dati presenti nel portale sono disponibili per il download nei seguenti formati:
- CSV - formato di file testuale usato per rappresentare informazioni con struttura tabellare
- XML - meta linguaggio di demarcazione che fornisce un formato per la descrizione di dati strutturati
- JSON - formato aperto per la rappresentazione e lo scambio di dati semi-strutturati che risulta leggibile anche dagli umani e che mantiene, rispetto a formati simili come l'XML, una sintassi poco prolissa
- RDF/TTL - L'export in questo formato, generalmente utilizzato nel contesto dei Linked Data, è completo di tutti i metadati definiti dai vocabolari indicati nelle Linee Guida per la valorizzazione del patrimonio informativo, tra cui:
Nel caso di dati statistici viene utilizzato il vocabolario Data Cube, che prevede la rappresentazione di cubi in termini di misure e dimensioni
Nel caso in cui siano presenti dimensioni territoriali, il dato viene automaticamente linkato a risorse esterne SPC Data (ente che espone i dati delle pubbliche amministrazione come Linked Data), rendendolo così a tutti gli effetti un dato a cinque stelle secondo il modello di Tim Berners-Lee.
- ODATA
Tutti i dati sono altresì esposti e quindi fruibili via HTTP attraverso il protocollo OData
LA NORMATIVA
A livello europeo, il principale testo di riferimento è la Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del consiglio, approvata il 17 novembre 2003 e pubblicata nella GUCE n. L 345 del 31 dicembre 2003, con la quale si sottolinea il compito delle Pubbliche Amministrazioni di promuovere la pubblicazione e il riutilizzo del proprio patrimonio informativo, per ampliare il diritto alla conoscenza, quale principio basilare della democrazia.
Viene sancito che sono soggetti al riuso solo documenti e informazioni privi di vincoli e che la Direttiva deve essere attuata e applicata nel pieno rispetto dei principi relativi alla protezione dei dati personali, non incide sui diritti di proprietà intellettuale dei terzi e non si applica ai documenti soggetti a diritti di proprietà industriale, quali brevetti, disegni e modelli registrati e marchi.
La Direttiva indica anche che i documenti devono essere messi a disposizione possibilmente per via elettronica e i tempi di risposta alle richieste di riutilizzo dovrebbero essere ragionevoli e limitati al tempo necessario per rispondere alle richieste di accesso; l’eventuale mancato accoglimento della richiesta deve essere tempestivamente comunicato e motivato.
I documenti devono essere messi a disposizione nel formato e nella lingua originale e, in generale, gli Enti non hanno l'obbligo di adeguarli o di crearne di nuovi per soddisfare la richiesta. Per facilitare il riutilizzo dei dati, gli Enti pubblici dovrebbero mettere a disposizione i propri documenti in un formato che non dipenda dall'utilizzo di programmi informatici specifici, ma devono essere disponibili per tutti gli operatori potenzialmente presenti sul mercato.
A livello nazionale l’attuazione della direttiva comunitaria si è concretizzata con il Decreto legislativo 36/2006 del 24 gennaio 2006, modificato successivamente dalla L. 96/2010.
Nel 2012 il Governo ha inteso dare un forte impulso all’Open Data attraverso il D.L. 18/10/2012 n. 179 "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", facendo esplicito riferimento ai "Dati di tipo aperto".
A seguito di tale norma dal 19 Marzo 2013 è partito il cosiddetto "Open Data by default": tutti i dati e documenti che le pubbliche amministrazioni pubblicano con qualsiasi modalità, senza l’espressa adozione di una licenza d’uso, si intendono rilasciati come dati aperti.
"L’Agenzia perl’Italia Digitale definisce le linee guida nazionali per l’attuazione della normativa sui dati aperti (Legge 17 dicembre 2012 n.221) che modifica l'art. 52 e 68 del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) a cui devono uniformarsi le pubbliche amministrazioni.
Gli Open Data costituiscono un elemento centrale nelle strategie di e-Government, fondamentale per favorire una maggiore trasparenza nell’agire amministrativo (grazie alla quale si promuove la responsabilità, fornendo ai cittadini informazioni sulle attività della pubblica amministrazione), la partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali delle amministrazioni pubbliche, per rendere disponibile agli stakeholder (cittadini, enti, imprese) i dati pubblici online, con un incremento costante di dataset esposti nell’ottica della promozione e dello sviluppo economico.
L’Agenzia per l’Italia Digitale sostiene le politiche di open data, anche attraverso:
- l'elaborazione delle linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo
- la gestione del catalogo dei dati aperti resi disponibili dalle pubbliche amministrazioni(link is external)
- l’aggiornamento del repertorio nazionale delle basi dati della pubblica amministrazione
- la gestione del Repertorio Nazionale Dati Territoriali(link is external) (RNDT)
- la valorizzazione del patrimonio informativo e la promozione del suo riutilizzo.
L'Unione dei comuni Valle del Savio, oltre alle linee Guida sopra esposte, fa riferimento anche alle Linee Guida della Regione Emilia Romagna.